6°Mungameeting Tremosine 6-7 Giugno 2009

Un altro Mungameeting,ogni volta un'esperienza nuova.Come segretario del Club, l'elevato numero di partecipanti,anche dalla Germania,lo spirito di gruppo che si è creato,il fatto che tutto è andato bene e che è piaciuto tanto a chi era presente sono gli elementi di maggiore soddisfazione.Io ringrazio tutti quelli che c'erano,come dissi lo scorso anno ognuno ha fatto la sua parte e tutto è andato alla perfezione.Lascio il dettaglio dei ringraziamenti a Renato Fiorito,che ne avrà da raccontarvi su come è andata questa favolosa "due giorni da Munghisti veri".
Come appassionato di fuoristrada e di Munga in particolare,alla luce di un po' tutto ciò che è capitato,mi soffermo a pensare su cosa significhi avere in mano un mezzo militare,come una Munga (c'erano anche due stupende ed efficacissime Ford M151 "Mutt"),ed avendo io fatto fuoristrada anche con veicoli più moderni e diciamo,di compromesso,quando ci si trova ad esempio davanti ad una frana e o si torna indietro (improponibile) o ci devi passare sopra,allora ti rendi davvero conto della differenza.Perchè al di là di partecipare alle sfilate,ai raduni in paese,o ad usarla per andarci in ferie,queste macchine tirano fuori la loro vera anima in situazioni come queste.Ed è logico,perchè si tratta di un veicolo militare. E immagino che per un soldato in molte situazioni passare e andare avanti significhi salvarsi la pelle.Normale quindi che in fase di progetto questi mezzi siano stati concepiti,studiati e testati per vincerla sempre, senza danni immediati.Te ne rendi conto quando sei li,col motore al minimo,la leva delle ridotte tirata,quello davanti a te sta passando sulla frana,allora ripenso a quante volte,col veicolo di compromesso che avevo,tornavo a casa col danno (terminali marmitta,barre di accoppiamento dello sterzo,serbatoio,pedane piegate,traverse del telaio che fanno da àncora,differenziale che striscia a terra,tanto per citarne alcuni) per aver affrontato ostacoli più semplici,e sono ben contento di avere sotto le chiappe una Munga,della quale in situazioni simili puoi fidarti a priori,che non si rompe nulla perchè è stata progettata per questo e che questo progetto,a più di 50 anni di distanza,funziona maledettamente bene.Che,se ben condotta,passerai senza altre rogne. Che è difficile romperla,avendo 24 cm di altezza standard,motore cambio e differenziali protetti da una corazza vera,stretta di carreggiate,bassa di baricentro,leggera,e sotto la pancia niente da rompere,niente balestre e biscottini,niente barre dello sterzo,niente serbatoio,niente differenziali a vista,niente riduttori proprio sulla mezzeria del fondo,così come il fatto che essendo così agile ed avendo il piccolo motore così leggero,nelle buche profonde il muso non si infossa ma basta un colpetto di gas e ci schizza fuori senza problemi.Che avere angoli di entrata/dosso/uscita su certi valori in certe situazioni diventa indispensabile.E allora ti diverti davvero,e te la gusti questa macchinetta,perchè non hai più il problema di dire "vediamo stavolta quali danni mi porto a casa",devi solo scendere,guardare il terreno,decidere dove passare e con quale marcia,tenere ben saldo il volante e andare tranquillo,concentrato solo sulla guida.Il resto è divertimento puro,una sfida tra amici a vedere chi è passato meglio,che alla fine fa parte del piacere di stare insieme accomunati dalla stessa passione.Sono stati due giorni favolosi,peccato per chi non c'era.. e grazie davvero a chi invece c'era!!


                                                                                                                                             Un saluto

                
                                                                                                                         Giovanni Simeoni

Segretario MCI

 

Devo iniziare questo commento al nostro meeting con due doverosi ringraziamenti:
Il primo è per Adolfo che mi ha messo a disposizione la sua meravigliosa Iltis,che mi ha consentito di provare una nuova esperienza in fuoristrada,oltrechè un più rapido e confortevole viaggio di andata, a Brescia, e ritorno a casa.
Il secondo,logicamente,è per Michele che,pur essendo impegnatissimo,è riuscito a trovare una mezza giornata da dedicare a noi per farci da guida al Passo Tremalzo.Tutti voi, che avete partecipato al raduno, avete potuto rendervi conto che,senza di lui e senza la sua motosega,il nostro giro si sarebbe fermato subito dopo il Passo Nota,ed infine non sarebbe stato così divertente ed avventuroso.E qui debbo dire che siamo stati proprio fortunati,perché,quello che sembrava essere un giro un po’ ripetitivo,visto che, fino al Passo  Tremalzo era quello dello scorso anno,si è rivelato,in realtà una specie di Camel Trophy,con tutti gli imprevisti del caso:alberi di traverso sulla strada,forature,pioggia a tratti,cumuli di neve compatta,massi di varia dimensione che abbiamo dovuto rimuovere ed infine una bella frana con tanto di pino.Penso che tutti si siano “divertiti”a scavare nella neve con le pale in dotazione od a spostare a mani nude i massi della frana(od a guardare quello che lo facevano),per poter ricavare una specie di carreggiata per poi passarci con le macchine…in fondo questo fa parte del gioco del fuoristradista duro.
Sempre più consistente la partecipazione degli amici Tedeschi, a riprova che l’anno scorso facemmo un bel lavoro,e,sono convinto che, anche quest’anno abbiamo lasciato il segno.
Avrei voluto avere più tempo per parlare con ognuno di voi,ma ho dovuto suddividermi su più fronti.Ad esempio avrei voluto commentare con più calma gli ultimi restauri;mi riferisco alla bellissima Munga di Gilberto ed alla,ugualmente splendida, Olandese di Alberto,nonché la performante Munga di Roberto,con il telone nuovo “di Pacca”,la conosciuta “Feldjäger” di Maurizio,senza dimenticare la 8 di Adolfo,che rimane pur sempre la più bella Munga del Mondo.
Un ringraziamento mio,personale,a tutti i partecipanti:
A quelli che hanno fatto lunghi viaggi con carrello e Munga al traino
A quelli che hanno prestato macchine
A quelli che hanno parlato molto
A quelli che hanno stressato molto
A quelli che hanno fatto foto
A quelli che hanno fatto nulla
A quelli che sono venuti con la famiglia
A quelli che sono venuti con la moglie
A quelli che sono venuti da soli
A quelli che sono venuti dall’estero
A quelli che non sono venuti
A quelli che hanno tagliato piante
A quello che ci ha sempre creduto e che ci mette sempre il Cuore

Un grazie agli amici Tedeschi:Loana,Erich,Dieter,Friedrich,Fritz e Lothar
Un grazie ad Alberto,Giusi,Filippo,Giulia,Gilberto,Serena,Nico,e fidanzata,Roberto M.,Francesca,Maurizio,Massimo,Marco,Fausta,Adolfo Roberto B.,Michela,Asia,Archimede,Giovanni,Mia moglie e mio figlio
Un grazie va anche all’Hotel Lucia(www.hotellucia,it )ed al suo staff,sempre all’altezza

Io mi sono divertito molto e spero di ritrovarvi tutti il prossimo anno.

R.Fiorito
Presidente MCI

 


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